« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

Statuto dell'associazione: http://www.box.net/shared/qiec6uds3c


lunedì 23 aprile 2012

Maratona Padova Handbike

Pos COGNOME NOME TEAM NAZIONALITA Tempo Media
1 ZANARDI ALESSANDRO GSC GIAMBENINI-ACHILLES INT. ITA 01:04:26 39.30
2 CECCHETTO PAOLO TEAM PULINET HANDBIKE ITA 01:04:42 39.13
3 PODESTA' VITTORIO BARILLA BLU TEAM BY ACHILLES ITA 01:04:42 39.13
4 FAGONE ORAZIO TESSERAMENTO GIORNALIERO ITA 01:08:30 36.97
5 TOMANEK JAN FANY CYCLING TEAM CZE 01:08:38 36.89
6 BRESSANELLI MIRCO POLISPORTIVA DISABILI VALCAMONICA ITA 01:15:49 33.40
7 TOMASONI GIORDANO POLISPORTIVA DISABILI VALCAMONICA ITA 01:15:49 33.40
8 DOKU HAKI GS RANCILIO ITA 01:15:59 33.32
9 ALBERGINI DAVIDE G.C. APRE -OLMEDO ITA 01:16:00 33.32
10 PRELEC LORENZO BASKET E NON SOLO UDINE ITA 01:16:41 33.02
11 ZANOTTI DAVIDE ASHAM MODENA ITA 01:16:42 33.01
12 SLETTEN OIVIND HARSTAD HELSESPORTLAG NOR 01:17:51 32.52
13 TURCINOVIC GRACIANO SDP POLA ITA 01:18:43 32.16
14 ARZO DIAGO VICENTE ESP 01:18:45 32.15
15 PETTERSEN BORGE CK VICTORIA NOR 01:18:53 32.09
16 DOREL UNGUREAL CC CREMONESE 1981 ROM 01:19:43 31.76
17 MIRABILE CLAUDIO TESSERAMENTO GIORNALIERO ITA 01:19:44 31.76
18 PORCELLATO FRANCESCA APRE OLMEDO ITA 01:20:54 31.30
19 PICCO CRISTIANO BASKET E NON SOLO UDINE ITA 01:22:10 30.81
20 LEFEBVRE JEAN-SEBASTIEN SIX-FOURS HANDISPORT FRA 01:22:35 30.66
21 LIGNON MARCEL ACHILLE'S FRANCE ANTILLES FRA 01:22:38 30.64
22 CAVERZASIO VALERIO GP TICINO SUI 01:23:53 30.18
23 FRISINGHELLI RINALDO SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:24:29 29.97
24 DE BASTIANI GIANANTONIO VELO CLUB SOMMESE ITA 01:25:09 29.73
25 BATTISTELLA MICHELE A.S.D. ALAN CYCLING TEAM ITA 01:25:20 29.67
26 SACCHET EROS GSC GIAMBENINI ITA 01:25:32 29.60
27 CUCCURU RITA VELO CLUB SOMMESE ITA 01:27:28 28.95
28 DAINESE PIERINO VELO CLUB SOMMESE ITA 01:27:29 28.94
29 GRAZIOLA LUCA SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:27:30 28.94
30 CHINELLI DAVIDE GPI TICINO SUI 01:29:38 28.25
31 FELTRIN MATTIA ASS. SPORTIVA DILETTANTISTICA BIKE CLUB 2000 SHOW RUNNING ITA 01:29:39 28.24
32 PICCINI CESARE POLISPORTIVA NORDEST GORIZIA ITA 01:29:43 28.22
33 DONGHI GIAN PAOLO SWISS CYCLING ITA 01:30:06 28.10
34 VIDA FABIO BASKET E NON SOLO ITA 01:30:34 27.96
35 RIZZATO OMAR GSC GIAMBENINI ITA 01:34:52 26.69
36 NISANDZIC DEJAN BBK ISTRA BIKE CRO 01:39:11 25.53
37 VIGNUDELLI CESARE G.C. APRE - OLMEDO ITA 01:40:52 25.10
38 VERLINI MAURIZIO SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:41:57 24.83
39 FILOCAMO STELLARIO PICCOLI DIAVOLI 3 RUOTE ASD ITA 01:50:08 22.99
40 AZZOLINI MARIO STV SPORT TIME VALLAGARINA ITA 01:51:10 22.77
41 CARLINI MARCO SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:51:11 22.77
42 MENEGATTI UGO SPORT TEAM VALLAGARINA ITA 01:57:26 21.56
43 GODINAT OLIVIER CLUB SPORTIF EN FOUTEIL ROULANT DE CAROUGE SUI 01:59:45 21.14 44 MODESTO DAVIDE G.C. POSTIOMA ITA 02:02:42 20.64

martedì 17 aprile 2012

Segnali di fumo dalla... Franciacorta

COMUNICATO DEI GAS DELLA ZONA FRANCIACORTA ALL’ AZIENDA PARADELLO-RODENGO SAIANO



In merito alla realizzazione della centrale a biomassa, sul territorio di Rodengo Saiano, da parte della società Paradello Ambiente, Linea Energia - Cogeme e Cooperativa Cauto,

i GAS della zona Franciacorta comunicano quanto segue:



I Gruppi di acquisto Solidale, tra gli aspetti che li contraddistinguono, pongono un'attenzione particolare alle tematiche ambientali, ed è per questo che auspicano che la produzione di energia sia sempre più derivante da fonti rinnovabili, anche sul nostro territorio.

E’ necessario però introdurre dei criteri di valutazione, che stabiliscano la sostenibilità degli impianti di produzione energetica. Per sostenibilità intendiamo l’individuazione delle aree vocate per la realizzazione degli impianti, introducendo un quadro di regole capace di garantire, per le diverse fonti, la più' efficace integrazione ambientale e paesaggistica.

Quindi riteniamo che la centrale per la produzione di energia elettrica, mediante la combustione di biomasse, nel territorio di Rodengo Saiano, non sia adeguata al contesto in cui si verrebbe a trovare, in quanto non soddisfa i criteri per considerarla sostenibile.



- ARIA: L'aria nella zona è frequentemente sopra la soglia di allarme per concentrazioni di PM10 e PM2,5, così come si evince dalle analisi effettuate da Cogeme con la sua Fondazione, che si occupa “anche” di sostenibilità della Franciacorta dichiarando che: «Anche in Franciacorta, quando si verificano determinate condizioni atmosferiche, d'inverno e in assenza di pioggia e vento, l'andamento delle polveri sottili è simile a quello delle altre zone della provincia. Pm10 e Pm 2,5 tendono a superare la soglia di attenzione dei 50 microgrammi per metrocubo», spiega Maurizio Tira, docente della Statale e direttore scientifico del progetto «Franciacorta sostenibile», riteniamo quindi che non sia opportuno peggiorare la situazione emettendo polveri sottili per 365 giorni all'anno.



- ACQUA: Il quantitativo di acqua per raffreddare la caldaia è spropositato, (10000 litri al giorno) e il fatto di captarla da un pozzo potrebbe creare problemi di approvvigionamento per i paesi circostanti, che negli ultimi anni si vedono costretti a razionarla nel periodo primavera-estate con delle ordinanze, vietandone l'uso per irrigare orti e giardini. Ancora più problematico ci sembra lo smaltimento delle acque di spurgo, così come previsto alla pag.7 della relazione di sintesi del progetto:«Il calore prodotto dal condensatore verrà dissipato mediante torre evaporativa a circuito aperto. Per il reintegro dell’acqua evaporata e di quella di spurgo, presso la centrale sarà realizzato un pozzo, con pompe sommerse. L’acqua di reintegro della torre evaporativa verrà opportunamente trattata con prodotti antincrostanti, anticorrosivi, con sostanze biocide e con acido solforico. Lo spurgo della torre evaporativa e le acque pluviali saranno raccolte ed allontanate nel vicino canale di bonifica Seriola Nuova, compatibilmente con il rilascio di autorizzazioni provinciali. A tale scarico verrà convogliato anche lo scarico di fondo ed il troppo pieno del serbatoio antincendio e delle caditoie distribuite sul pavimento della centrale».



- TERRA: La combustione da biomasse a scapito del loro compostaggio, limita l'unico processo in grado di ottenere fertilizzante organico e biologico da restituire ai nostri terreni, ormai in “via di desertificazione”, avendo uno scarso contenuto in humus. Inoltre così come prevede il progetto alla pag. 4 della Relazione di sintesi, ci sarà la cementificazione di una vasta area: « La centrale sorgerà su di un lotto di circa 6.520 m2, la superficie edificata ammonta a circa 1.700 m2, quella verde a circa 455 m2. Per le zone del piazzale adibite a lavorazione e deposito del cippato, si prevede di realizzare una pavimentazione resistente e durevole realizzata con un sottofondo stabilizzato in misto calce o cemento (dipende dalla composizione chimica del terreno), protetto da un tappetino in conglomerato bituminoso antiusura; le parti restanti, invece, saranno asfaltate».

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- ENERGIA: L'energia prodotta da tale centrale non ha lo scopo di soddisfare una necessità locale, ma solo quello di usufruire degli incentivi previsti, inoltre come dichiarò già la stessa Regione Lombardia nel 2009, con l'assessore alle Reti, Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, nella VI Commissione del Consiglio regionale, in occasione della possibile realizzazione della centrale termoelettrica di Offlaga:"la posizione contraria della Regione si basa sull'attuazione del Piano energetico che ha portato a ridurre in modo significativo la dipendenza energetica (dal 38% al 19%), realizzando con tre anni di anticipo gli obiettivi del Piano stesso. Per cui non servono nuove centrali. Inoltre, la produzione energetica nelle centrali lombarde esistenti, a causa degli attuali meccanismi di regolazione del mercato, è largamente inferiore alle potenzialità. Quindi si potrebbe sfruttare di più il parco centrali esistente”.



- COMBUSTIBILE: come previsto dall’autorizzazione provinciale rilasciata il 2 febbraio 2012, il gestore può cambiare combustibile, la disposizione n.13 recita: di dare atto che, come previsto dall’art. 269 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., in relazione alle emissioni in atmosfera, qualora il gestore intenda sottoporre lo stabilimento ad una modifica che comporti una variazione di quanto indicato nel progetto o nella relazione tecnica o nella presente autorizzazione, anche relativa alle modalità di esercizio o ai combustibili utilizzati, deve presentare preventivamente all’Autorità competente (attualmente la Provincia di Brescia – Ufficio Aria) apposita domanda di aggiornamento dell’autorizzazione… quindi, se il quantitativo di legno vergine non fosse più disponibile tra qualche anno, (vedi centrale di Sellero), si chiuderà la centrale o si cambierà combustibile?



Queste sono alcune delle motivazioni che pongono i GAS della Franciacorta contrari alla realizzazione di questo impianto, pertanto verrà proposto di interrompere gli acquisti di prodotti biologici presso la Fattoria Paradello, a tutti i GAS che hanno attivo un rapporto di fornitura e credono che tale azienda possa avere una sola vocazione, quella ecologica.

lunedì 16 aprile 2012

Segnali di fumo dalla... Franciacorta

BResciaoggi sabato 14 aprile 2012 – PROVINCIA – Pagina 19
RODENGO. «Rischio inquinamento e presunti vizi nell´iter autorizzativo». Cinquanta residenti impugnano il progetto

«Il Tar spenga la centrale a biomasse»
Commissione di controllo: il varo resta un miraggio aspettando il verdetto dei giudici amministrativi

La simulazione al computer della nascente centrale a biomasse
L´offensiva contro la centrale a biomasse di Rodengo Saiano apre un altro fronte.
Dopo la raccolta di firme, e in attesa della grande marcia di protesta fissata per il mese di maggio, cinquanta residenti delle Moie hanno impugnato il progetto davanti al Tar. L´obiettivo prioritario è «congelare» l´iter autorizzativo peraltro ormai praticamente ultimato e impedire che l´inceneritore di legno e scarti vegetali venga acceso entro l´anno come ipotizzato dai gestori, ovvero la cordata di società formata dal Gruppo Paradello, dalla controllata della Cogeme Linea Energia e da Cauto.
Il ricorso ai giudici amministrativi promosso sotto l´egida del Comitato spontaneo anti-centrale, fa sostanzialmente leva su due aspetti: quello normativo con la segnalazione di una serie di presunte irregolarità formali nell´iter di autorizzazione dell´impianto, e quello di sostanza, ovvero legato all´impatto ambientale e ai potenziali danni per la comunità residente nell´enclave fra il borgo delle Moie e l´Outlet Franciacorta Village. I ricorrenti hanno allegato all´esposto un dossier sull´inquinamento che potrebbe produrre la centrale, specialmente per i fumi che usciranno dal camino di diciannove metri di altezza. «Le emissioni - si legge fra l´altro nella corposa documentazione trasmessa al Tar -, ristagnerebbero in una zona fisiologicamente poco ventilata. La contaminazione dell´atmosfera prodotta dall´impianto andrebbe ad assommarsi allo smog prodotto dal traffico che fisiologicamente gravita attorno all´outlet e della superstrada». Il dissenso verso l´operazione, nonostante l´appoggio del Comune e il via libera della Provincia, si allarga di giorno in giorno.
Contro la centrale a biomasse hanno preso posizione i circoli della zona di Sinistra ecologia e libertà. Ad alimentare le polemiche il silenzio di Provincia, Asl e Arpa, Regione e Comune di Rodengo alla serie di interrogativi di compatibilità dell´impianto posti attraverso una lettera formale dall´Amministrazione civica di Castegnato. Il sindaco Giuseppe Orizio e l´assessore all´Ambiente Edoardo Corongiu, interpretando le preoccupazioni dei paesi confinanti e del Comitato spontaneo, avevano proposto fra l´altro a Linea Energia di creare una commissione di controllo super partes che avrebbe potuto verificare lo start up della centrale e in futuro ispezionare il materiale destinato all´incenerimento.
Uno degli aspetti più controversi riguarda proprio il comburente dell´impianto: ambientalisti e comitato temono che, come avvenuto in altre biomasse della provincia, a Rodengo vengano trattati scarti non conformi. In provincia, sostiene il partito del «no», non c´è bisogno di altri brucia-scarti vegetali. «A Brescia basta e avanza la terza linea dell´inceneritore, che già importa dalla Toscana non si sa quante e, soprattutto, quale sia la qualità di queste biomasse - osserva Silvio Parzanini di Legambiente -. La centrale di Rodengo finirà come quella di Sellero che brucia i gusci di noce di cocco della Thailandia». R.PR.