« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

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lunedì 14 luglio 2008

Verso il baratro

Riportiamo in seguito due notizie ANSA a cui sui media nazionali non è stata data molta rilevanza. Le conseguenze degli incidenti sono evidentemente tutt'altro che trascurabili, ma pare che su certi aspetti sia meglio minimizzare o, meglio ancora, sorvolare. Come anche nel nostro piccolo, bisogna mostrare solo una faccia della medaglia: è tutto in sicurezza, è tutto un mondo fantastico... a parte qualche piccola parentesi sulle cui conseguenze è meglio glissare. Altro esempio sull'arrivo dei rifiuti campani in Lombardia: arrivano, no siamo contrari, ok c'è il consenso, smentisco, va bene li accettiamo, giammai... vogliamo scommetere su come andrà a finire? Meno il popolo bue è informato, e più è disinformato, più i soliti noti possono fare il bello ed il cattivo tempo. Domanda retorica: chissà chi ci rimetterà?
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Incendi: in fiamme l'impianto di San Vittore
Il rogo e' divampato all'interno del termovalorizzatore
(ANSA) - SAN VITTORE (FROSINONE), 12 LUG - Un grosso incendio e' divampato all'interno del termovalorizzatore di San Vittore (Frosinone). Le fiamme hanno avvolto la struttura poco dopo le 17. A renderlo noto sono i vigili del fuoco del Comando provinciale di Frosinone che hanno ricevuto numerose segnalazioni dagli automobilisti in transito sull'autostrada A1. Sul posto si stanno recando due mezzi dei vigili del fuoco. Ancora non si conosce l'entita' e neppure cosa abbia provocato l'incendio.
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FRANCIA: AUTORITA' BLOCCA CENTRALE NUCLEARE
PARIGI - L'Autorità per la sicurezza nucleare francese (Asn) ha imposto alla Socatri, società filiale del colosso energetico Areva, di cessare le attività di una delle due stazioni di trattamento nella centrale di Tricastin, nella Francia sud-orientale, dove nei giorni scorsi si era verificata una fuoriuscita di acque contenenti uranio, perché non sarebbe "sicura". La Socatri ha risposto annunciando lo stop alle attività nella stazione indicata, la più vecchia delle due, per cui era comunque prevista la chiusura "nelle prossime settimane" nell'ambito di un piano di modernizzazione. La centrale di Tricastin si trova a nord di Avignone, a circa 300 chilometri dal confine con l'Italia. In un'ispezione tenuta ieri negli impianti di Tricastin, l'Asn ha rilevato che una delle cisterne della struttura colava ancora in un bacino di ritenzione non stagno e che nel canale, ormai secco, in cui si era riversata parte della fuoriuscita accidentale, in caso di pioggia si sarebbe potuta accumulare acqua sufficiente per trascinare di nuovo all'esterno detriti contaminati. Per quanto riguarda le circostanze dell'incidente, in cui durante un trasferimento d'acqua tra due cisterne una paratoia difettosa aveva consentito il passaggio dell'acqua contenente uranio in un bacino di ritenzione crepato da cui la perdita si é diffusa, l'Asn ha parlato di "una serie di disfuzioni e di negligenze umane che non è accettabile".
Criticati in particolare i tempi di reazione dei responsabili della centrale, che pur avendo constatato già alle 23 di lunedì 7 luglio la presenza di fuoriuscite nelle zone vicine, non ha messo in atto un piano di emergenza fino alle 5.30 del giorno dopo. Inoltre, ha denunciato il responsabile Asn di Lione Charles-Antoine Louet, "Il bacino di ritenzione era crepato dal 2 luglio e non è stato riparato, anche se l'azienda sapeva. L'allarme non è stato seguito da un'ispezione sufficiente; i poteri pubblici non sono stati avvertiti presto come avrebbero dovuto". Non è la prima volta che l'Asn critica la gestione della stazione di Tricastin da parte di Socatri. Già nel rapporto 2007 sullo stato della sicurezza nucleare e della radioprotezione nella regione, pubblicato a maggio, si parlava di "perdite ripetute" nel sistema di canalizzazione delle acque usate e "scarti ripetuti" rispetto alle autorizzazioni di scarico di residui chimici e radiologici, e si chiedeva all'azienda di sostituire i sistemi troppo vecchi e "assicurare d'ora in poi una sorveglianza rinforzata".

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