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mercoledì 30 luglio 2008

Lettera aperta all'On.Caparini

Ancora sul Centro Commerciale nella zona Ex Fucinati in Scianica di Sellero: pubblichiamo la lettera aperta inviata dal vicesindaco di Capodiponte all'On.Caparini
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LETTERA APERTA ALL’ONOREVOLE DAVIDE CAPARINI SULL’APERTURA DEL CENTRO COMMERCIALE DI SELLERO

Spett. Onorevole Davide Caparini,
Le scrivo questa lettera aperta, che invierò come comunicato stampa ai giornali locali nei prossimi giorni, per stimolare un dibattito che faccia chiarezza su un problema che, tanto i media quanto le amministrazioni competenti, ostinatamente continuano a tenere nascosto all’opinione pubblica, mi riferisco alla imminente apertura di un centro commerciale in quel di Sellero, presso l’area ex Fucinati.
Scrivo a Lei non per sue responsabilità ma perché la ritengo il politico che, in Valle Camonica, più si è distinto nel dichiarare il proprio impegno verso i problemi concreti dei cittadini e dello sviluppo del territorio, come dimostra il consenso elettorale ricevuto nelle ultime consultazioni.
Io non sono né iscritto né simpatizzante della Lega Nord, per questo la mia lettera potrà sembrare una provocazione, ma ritengo, da amministratore, che sia compito di chi ottiene consenso misurarsi con i cittadini anche sulle scelte più difficili.
Ricapitolando brevemente la vicenda, tanti soldi pubblici sono arrivati a Sellero per realizzare la centrale di teleriscaldamento e la cosiddetta filiera del legno, che doveva ospitare aziende artigianali. Col passare del tempo, provvedimenti amministrativi e cambi di destinazione hanno portato alla situazione odierna, con la centrale a biomassa che ha intrapreso l’iter per arrivare a bruciare rifiuti e l’area ex Fucinati che, sia pur ridimensionata rispetto alla prima ipotesi, è pronta per ospitare un centro commerciale di 2000 metri quadrati (in un paese di poco più di 1000 abitanti!).
Non voglio entrare nel merito delle scelte dell’Amministrazione Comunale, tra l’altro mi sono già sentito rispondere che non sono cose che mi riguardano (sarò strano ma io penso che un comune confinante dovrebbe essere coinvolto in scelte che hanno conseguenze importanti anche sul suo territorio). Penso però che sui metodi e soprattutto sull’opportunità politica di questa operazione qualcosa ai cittadini bisogna dire con chiarezza. Anche perché si continuano a promuovere contributi per i piccoli negozi, che a fronte del proliferare della grande distribuzione sono comunque condannati a chiudere. Questa politica francamente ipocrita disorienta me, come assessore al commercio del mio comune, figuriamoci i cittadini.
Tutto questo premesso mi permetto di sottolineare il silenzio dietro al quale si sono nascoste le istituzioni, limitandosi a lasciare che le cose accadessero senza prendere posizione, continuando a dire di essere attenti ai problemi dei negozi di vicinato, da proteggere per il loro ruolo anche sociale di servizio agli abitanti dei piccoli paesi… ma di fatto favorendo l’insediamento della grande distribuzione, facendo finta di non vedere le tante forzature che stanno dietro questa operazione e soprattutto il danno sociale ed economico che subirà la media Vallecamonica.
Visto che siamo in dirittura di arrivo penso sia giunto il momento di parlare ai cittadini di queste scelte che cambieranno la loro vita e chiarire quali sono le posizioni.
Io sono dalla parte dei commercianti che si sono riuniti in un comitato e hanno intrapreso un’azione legale contro l’apertura del centro commerciale (così come sto con i cittadini che hanno presentato ricorso al tar contro l’autorizzazione a bruciare rifiuti nella centrale a biomassa della tsn).
Gli altri amministratori pubblici competenti da che parte stanno?
Lei, Onorevole, da che parte sta?
Attendo risposte, chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
Cordiali saluti.

Sergio Turetti
Vicesindaco e Assessore al Commercio del Comune di Capo di Ponte

Capo di Ponte, 25 Luglio 2008

9 commenti:

Unknown ha detto...

non entro nel merito della lettera in quanto non indirizzata a me. Solo "una domanda mi sorge spontanea", perché il vicesindaco Turetti non è sceso in campo contro l'apertura del (quello sì lo è) centro commerciale di Sonico? Forse per motivi di convenienza politica? Visto che all'inaugurazione dello stesso erano presenti sia il sidaco di Cedegolo e Consigliere Provinciale Pierluigi Mottinelli, sia il presidente della comunità montana Bonomelli, entrambi esponenti del PD e vicini all'area politica (la maggioranza del comune di capo di ponte in CM appoggia Bonomelli) dell'amministrazione comunale capontina?? Non siamo forse di fronte al caso del "bue che da del cornuto all'asino"?

AttivaMente Sellero Novelle ha detto...

al di là di chi abbia più ragione o meno torto fra il bue e l'asino, ne sentivamo proprio il bisogno di un nuovo centro commerciale?
si sta operando per il bene comune o, tanto per cambiare, ci si sta spartendo la valle?

Unknown ha detto...

indipendentemente dal torto o dalla ragione, personalmente capisco le motivazioni dei negozianti, del resto però ritengo sia il caso di evitare confusioni cavalcando la facile demagogia (come ultimamemnte troppo spesso accade quando si parla di Sellero e dintorni) e chiamare le cose con il loro nome. Quello che si aprirà oggi a Sellero non è un centro commerciale, bensì un supermercato, più o meno simile come dimensioni (700/800 metri a occhio e croce) a quelli già presenti sul territorio a breno, niardo, esine, malonno, edolo etc.
Secondo me e penso anche secondo la normativa, si possono definire centri commerciali l'Adamello, l'iper a rogno, la colmark a boario, gli italmark di pisogne e sonico oppure quello che si voleva aprire a costa volpino e che la Lega Nord ha "stoppato" con decisione....

Chiusa questa parentesi prettamente semantica, mi chiedo ora come comportarsi nei confronti delle altre realtà commerciali presenti nella stessa zona, una gelateria (esercizio commerciale), il centro moto camuno (esercizio commerciale), il bar trattoria (esercizio commerciale), il dispensario farmaceutico (esercizio comemricale).. se adottiamo lo stesso criterio per tutti allora dovremmo far chiudere anche queste attività. Se invece adottiamo il criterio della concorrenza ritengo che, facendo due conti veloci, la concentrazione di 5 bar nel giro di 2 chilometri in scianica di cui ben 4(3 ristoranti) nel giro di duecento metri, nella stessa zona, che si uniscono ai 3 (di cui un ristorante) ristorante già presenti a sellero e novelle, ai numerosi presenti a capodiponte e cedegolo possano essere un problema... facciamo chiudere anche questi?

chiusa anche questa parentesi apro quella politica...

Una peculiarità del territorio della nostra valle è la presenza di tante piccole comunità ognuna con le proprie specificità e particolarità, e in questo contesto di piccole realtà si è sviluppato il tessuto economico fatto di imprese familiari, negozi di piccole dimensioni, che soddisfano le esigenze dei cittadini consentendo varie attività imprenditoriali.

La Lega Nord da sempre si batte per difendere queste realtà dall'arrivo dei centri di grandi distribuzione, dei grandi supermercati che, se hanno un senso nelle aree metropolitane, ne perdono completamente in una zona fatta di comuni più piccoli e “logisticamente svantaggiati”.

Altro danno profondo che non deve essere sottovalutato sarebbe provocato ai commercianti che sarebbero così colpiti senza la possibilità di difendersi e creando un appiattimento nei consumi favorendo così la scomparsa dei prodotti tipici che vedono la loro sopravvivenza solo nei piccoli negozi, ma che soccomberebbero di fronte all'agguerrita concorrenza dei prodotti da supermercato.

La ricchezza del Paese è data soprattutto dalle piccole e medie imprese, categoria della quale fanno parte i piccoli commercianti e i piccoli artigiani, attività che contribuiscono realmente al benessere e allo sviluppo di una comunità; il nostro intento è cercare di mantenere il più possibile in vita queste attività frutto del lavoro, del coraggio e della fatica di persone che diventano punti di riferimento per la cittadinanza, cercando di mantenere i posti di lavoro.

Il Carroccio da sempre, e a vari livelli, combatte a fianco dei piccoli commercianti, utilizzando tutti gli strumenti normativi a sua disposizione. Il Piano Triennale del Commercio, approvato in Consiglio Regionale, tiene infatti conto delle proposte del gruppo della Lega Nord (ed in particolare dei consiglieri regionali del Carroccio Giosuè Frosio, Monica Rizzi e Mauro Gallina, componenti della IV Commissione Attività Produttive), che si è mossa nella precisa direzione della tutela dei piccoli esercenti, da compiersi attraverso l’arresto dello sviluppo eccessivo della grande distribuzione e valorizzando le attività di vicinato. L’obiettivo della “crescita a impatto zero” è uno dei punti essenziali di questo piano e limita al massimo non solo l’apertura di nuovi centri commerciali, ma anche il trasferimento di sede o l’ampliamento della superficie di vendita. Altrettanto positivo è il previsto coinvolgimento degli Enti Locali, che, con gli adeguati strumenti urbanistici, possono intervenire per prevenire eventuali e massicce concentrazioni edificatorie a favore di un’adeguata tutela paesaggistica.
Come già sottolineato la Lega Nord crede che un deciso stop all’apertura di grandi strutture di vendita sia necessario per evitare impatti fortemente negativi sulla rete commerciale di vicinato, tradizionale risorsa della nostra economia che da sempre difendiamo. La tutela del piccolo commercio è stata poi ribadita nei nostri emendamenti a sostegno del “made in Lombardia” e di azioni finalizzate al sostegno delle attività che si svolgono nei centri storici dei nostri Comuni.

Personalmente ritengo non si possa ridurre la q2uestione "supermercato sellero" ad un semplice discorso sul fatto di dire chi abbia ragione e chi torto, i fattori sono molteplici e la verità, come spesso accade sta nel mezzo. Penso che compito di un'amministrazione comunale sia riuscire a mediare tra le varie esigenze e non creare un muro contro muro, questo è quello che le amministrazioni di Sellero e dintorni (quindi anche quella di Capo di Ponte) non sono riuscite a fare, probabilmente perché non lo sanno fare, troppo impegnate a restare arroccate sulle loro posizioni e sulle loro seggioline senza cercare il confronto con la popolazione.

Altra nota volutamente polemica... mi chiedo come mai il Vice Sindaco Turetti abbia scritto solo all'onorevole Caparini visto che abbiamo anche altri parlamentari camuni a Roma, penso all'On. Romele (PDL) o al Senatore De Toni (IDV)...
Va bene che questi signori non sono molto attivi in valle.. ma se nell'intento di Turetti ci fosse stato veramente e solamente quello di salvaguardare l'interesse dei commercianti e dei cittadini penso avrebbe dovuto attivarsi coinvolgendo tutti i canali possibili, essendo lui un esponente del centro sinistra non dovrebbe avere particolari problemi a conforntarsi con i suoi "compagni d'area"... sbaglio? In questo modo, a parer mio, si lascia trasparire una certa malafede....

tutto questo IMHO

AttivaMente Sellero Novelle ha detto...

mi pare assodato che l'area dell'ex fucinati, la rinomata "filiera del legno", sia in realtà un'insieme di enti commerciali...

Unknown ha detto...

che di per se non è un crimine...

il problema sussisterebbe se l'area, soggetta a vincolo di destinazione d'uso a fronte del contributo europeo, avesse illecitamente cambiato tipo di destinazione (da artigianale a commerciale) e qui la responsabilità sarebbe delle amministrazioni comunali di Sellero, passate e presenti, che hanno permesso tale illecito.
Purtroppo, per quanto ne so io, questa resta comunque una mera illazione non supportata da fatti concreti, in quanto pare che (non mi è stato comunicato ufficialmente ancora)l’area individuata per l'insediamento del supermercato e del CMC non rientrerebbe in quella vincolata dal finanziamento europeo ma sarebbe, a detta dell’amministrazione, frutto di una permuta.

AttivaMente Sellero Novelle ha detto...

Esatto, prendere per i fondelli la popolazione non è un crimine (nè un reato).

Solo tre citazioni fra le tanti possibili: o i media sono male informati oppure qualcuno non ce la conta giusta...

1) "...sorgeranno alcune piccole o medie imprese che opereranno nel settore della filiera legno-bosco" (L'ex Fucinati incubatore di imprese, Giornale di Brescia, 28/04/04)

2) "Quando era sindaco Giampietro Bressanelli (attualmente è assessore ai lavori pubblici e come tale è responsabile della «pratica ex Fucinati», ndr), si posero le basi per la destinazione dell'area ed era intendimento dell'amministrazione di Sellero favorire proprio la creazione di un polo di ec­cellenza scientifico-tecnologico-industriale vocato ad attività di lavorazione, trasformazione e valoriz­zazione del legno e dei suoi derivati, e alla produ­zione di prodotti e servizi riferiti alla filiera bosco­legno e di componenti di attrezzature del settore energia." (Alla Scianica rinasce il lavoro, BresciaOggi, 14/03/07)

3) "Il recupero dell’area ex-Fucinati volge ormai a termine e, dopo una attenta ed accurata bonifica del sito è ora una zona artigianale della filiera del legno. [...] Il Progetto è finanziato dalla Cee con i fondi per lo sviluppo, la valorizzazione e la competitività del territorio." (http://www.gentecamuna.it/articoli/2008/02_08/articolo_11.htm)

Unknown ha detto...

Non amo l'amministrazione comunale di Sellero come non ho amato le precedenti... resto sempre del parere che prima bisognerebbe chiedere alla popolazione.

Una piccola nota che a quanto pare è sfuggitra a molti.. Bressanelli non è più assessore ma semplice consigliere, come da noi segnalato con quasto comunicato stampa http://blog.libero.it/capodiponte/4879540.html
che naturalmente è passato nel silenzio dei media.

AttivaMente Sellero Novelle ha detto...

per favore, pubblicatemela sul blog
grazie
sergio turetti
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Mi tocca rispondere a Severino, più che altro perché la sua acredine nei miei confronti non la capisco, questo sistema di denigrare chi si permette di dire qualcosa che non piace è una tecnica che spero sempre di non vedere più, ma purtroppo i partiti si rinnovano nei nomi ma non nei metodi.
Tra l’altro io non conosco Severino, non so chi sia, nè conosco il suo ruolo, né chi rappresenti (buona consuetudine sarebbe quella di presentarsi). Detto questo, vorrei chiarire che io non sono del pd, né di altri partiti. Ho votato e voto a sinistra per convinzione personale, ma ad oggi non ho e non voglio avere ruoli o posizioni in alcun schieramento, non mi interesso di enti comprensoriali o di aziende partecipate, se non per i problemi che riguardano direttamente il mio comune. Sono un amministratore e mi occupo del mio territorio. Ho posto un problema e su questo accetto commenti, non mi piacciono le strumentalizzazioni e non voglio etichette, ricondurre tutto sempre alla logica delle spartizioni politiche è una cosa che non mi appartiene e non accetto. Pertanto, se Severino, dall’alto della sua presunta competenza, vuole farmi passare per un pivellino della politica, si accomodi, ma se vuole sviare il problema che ho posto, mi tocca rispondergli che, come lui stesso ha detto, la mia lettera non era indirizzata a lui.
Ho scritto all’On. Caparini perché, l’ho detto e lo chiarisco meglio, ritengo che sia il politico camuno che mi può rispondere con una certa schiettezza, che ad altri non riconosco e dai quali so già cosa aspettarmi in risposta alla mia sollecitazione (più o meno le stesse cose che ha detto Severino).
Certo che, se la politica della Lega è davvero quella di urlare che loro sono quelli che difendono i piccoli negozi e che un supermercato di 600 mq a Sellero può convivere con essi senza portare alla loro chiusura e senza sconvolgere il tessuto commerciale dei nostri paesi, la risposta può anche non arrivare, perché ho già capito tutto.
Io penso invece che questa attività commerciale, fatte le dovute proporzioni, abbia sui nostri piccoli paesi un impatto più forte che non un freccia rossa in centro a Brescia. Penso anche che chi governa in Regione da tanti anni avrebbe dovuto tenere conto già da tempo della differenza tra una città e una vallata come la nostra, se davvero conosce bene i problemi delle aree svantaggiate di montagna.
Per quanto riguarda le procedure che hanno portato alla magica trasformazione della filiera del legno in quello che è oggi, la mia domanda alla base di tutto è questa: è giusto promuovere un progetto (lodevole) e poi trasformarlo in corso d’opera con provvedimenti mirati e senza affrontare un minimo di dibattito e di condivisione?
Sulla legittimità degli atti e l’utilizzo degli spazi dobbiamo purtroppo lasciare che lavorino gli avvocati, a noi rimane il silenzio di tutti gli amministratori competenti.
Mi astengo dal commentare quella sui comuni che non sanno pianificare e pensano solo alle poltrone… perché non l’ho capita.
Sergio Turetti

Unknown ha detto...

Carissimo Sergio Turetti, dovrebbe sapere che il bello di internet è appunto quello di dare la possibilità a tutti di esprimere la propria opinione, esattamente come ho fatto io e come avrebbe potuto fare chiunque indipendentemente dalla sua posizione politica.. pubblicare una qualsiasi lettera o un qualsiasi pensiero su di un blog (io ne gestisco uno,
www.damiolini.it, di critiche ne ricevo a destra e a manca, ma ciò non mi impedisce di portare avanti le mie idee) vuol dire saper accettare le critiche di chi non la pensa come te, così come raccogliere gli apprezzamenti di chi condivide il tuo pensiero.. questa si chiama libertà di pensiero e di opinione.

Comunque mi presento, Severino Damiolini, Sellerese e Segretario di Sezione della Lega Nord di Capo di Ponte (per puro spirito di sacrificio e volontariato in quanto non percepisco nessuna indennità) anche se fino ad ora ho parlato esclusivamente a titolo personale e non a nome del mio amato movimento.. blogger, internauta e libero pensatore... e non mi sembra di aver denigrato nessuno, pur non entrando nel merito della lettera scritta all'on Caparini il quale saprà rispondere come meglio ritiene, ho semplicemente sollevato delle perplessità sul metodo con cui certe contestazioni vengono portate avanti.
Precisazioni: Non ho mai definita come uomo del PD ma come uomo vicino all'area di centro-sinistra (lei stesso l'ha affermato di votare a sinistra) né tantomeno mi sembra di averla mai definita un "pivellino della politica", il pivellino qui sono sicuramente io che non ho esperienze amministrative e sono ancora un idealista e che come tale agisce.
Ripeto, mi chiedo ancora come mai l'apertura del centro commerciale di Sonico non abbia suscitato altrettanto scalpore, e ancora mi chiedo: se vogliamo far chiudere il supermercato dobbiamo far chiudere anche le altre attività commerciali aperte nell'area?nessuno si è mai preoccupato di chiedere ai cittadini cosa ne pensano di tutta questa storia? ovvero: "è giusto promuovere un progetto senza affrontare un minimo di dibattito e di condivisione?"
Senza avere la pretesa di voler insegnare nulla a nessuno faccio notare come il nuovo codice del commercio approvato nell'aprile 2008 da Regione Lombardia, che lei conoscerà sicuramente meglio di me, recita: Art. 8. Medie strutture di vendita (nei comuni fino a 10.000 abitanti quelle fino a 1.500 mq).
1. L'apertura, il trasferimento di sede e l'ampliamento della superficie fino ai limiti di cui all'articolo 4, comma 1, lettera e), di una media struttura di vendita sono soggetti ad autorizzazione rilasciata dal comune competente per territorio, anche in relazione agli obiettivi di cui all'articolo 6, comma 1.
3.Il comune, sulla base delle disposizioni regionali e degli obiettivi indicati all'articolo 6, sentite le organizzazioni di tutela dei consumatori e le organizzazioni imprenditoriali del commercio, adotta i criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui al comma 1.
4.Il comune adotta le norme sul procedimento concernente le domande relative alle medie strutture di vendita; stabilisce il termine, comunque non superiore ai novanta giorni dalla data di ricevimento, entro il quale le domande devono ritenersi accolte qualora non venga comunicato il provvedimento di diniego, nonché tutte le altre norme atte ad assicurare trasparenza e snellezza dell'azione amministrativa e la partecipazione al procedimento ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 , e successive modifiche.

DOMANDA: Il comune di Sellero ha fatto tutto ciò? ha sentito le le organizzazioni di tutela dei consumatori e le organizzazioni imprenditoriali del commercio? Non cerchiamo di voler dare ad altri le responsabilità di questo "pastrocchio" quando sappiamo bene di chi sono... A mio parere la sua lettera è semplicemente indirizzata alla persona sbagliata.. Avrebbe dovuto indirizzarla al Sindaco e all'amministrazione comunale di Sellero...

Mi dispiace che non abbia capito quella sui comuni che non sanno pianificare e pensano solo alle poltrone, forse ultimamente è stato poco attento alle vicende politiche (o meglio ai giochi di potere) che interessano la nostra valle (vedi questione BIM e CMVC), comunque la mia critica non era riferita nello specifico all'amministrazione del suo comune (anche se la minoranza di Capo di Ponte ha già ampiamente argomentato a tal proposito) ma in genere alla maggior parte dei comuni camuni (il mio, Sellero, in testa) che troppo spesso si dimenticano dei cittadini e governano pensando più agli interessi di parte che a quelli della popolazione..
Cordiali saluti