« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

Statuto dell'associazione: http://www.box.net/shared/qiec6uds3c


mercoledì 19 dicembre 2007

lunedì 10 dicembre 2007

Come negare l'evidenza...


Seguono alcune considerazioni personali dopo il convegno di venerdi 7 dicembre organizzato da ValleCamonica Servizi presso la sede della Legno Energia, a Sellero. Da sottolineare l'importante affluenza dei politici e delle televisioni per coprire un evento certamente importante ma che, a parere mio, non è sceso nei dettagli del tema della energie rinnovabili ed alternative: a parte il kit di risparmio energetico offerto dalla BCC, tante belle parole ma forse un'occasione persa.
Nella presentazione relativa alla TSN viene riportato come le biomasse siano acquisite dalle sole provincie di Brescia e Bergamo (solamente, mi chiedo?) e che per l'abbattimento delle emissioni siano in uso filtri a manica. Annualmente, dichiara TSN, sono bruciate circa 34'000 tonnellate di biomasse, quindi facendo un rapido calcolo, quasi 4 tonnellate all'ora. Nei vari interventi si citano come possibili biomasse da bruciare ramaglie e scarti di potatura, i ricci e le bucce delle castagne. Se siamo realisti dobbiamo ammettere che per coprire il fabbisogno della centrale per una sola ora di funzionamento, 4 tonnellate, ce ne vogliono ma ce ne vogliono di ricci e bucce di castagne! Possiamo anche apprezzare la convenzione col Consorzio della Castagna, ma quante ore di funzionamento si garantiscono? Scusate ma mi pare un po' come la favola della legna dell'incendio... Preoccupante invece come durante le relazioni non si citano mai i materiali che la TSN ha richiesto alla Provincia di poter bruciare ed in particolare, riporto testualmente, "fino alla parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani". In particolare nella richiesta della TSN si citano, e anche qui riporto testualmente:
"- scarti vegetali
- rifiuti dalla lavorazione del legno non trattati
- rifiuti di fibra tessile
- rifiuti dalla lavorazione del legno trattati
- scarti di pulper
"
Alla fine delle relazioni, visto che non ci sono interventi da parte di altri, faccio notare come nella richiesta in Provincia siano previsti materiali diversi da quanto descritto nelle relazioni e chiedo come si possa aggirare l'"ostacolo" della Valutazione di Impatto Ambientale, quale siano le emissioni previste e quali le sicurezze adottate. In sostanza mi viene risposto che saranno previsti controlli più frequenti e che ci si limiterà alle biomasse anche perchè l'impianto non può fare diversamente. Chiedo allora come si considera ad esempio il pulper, materiale che combusto è particolarmente pericoloso con emissioni tossiche e cancerogene. La risposta, con evidente difficoltà da parte del Presidente della TSN, è che tanto se la penso così non cambio idea... Interviene allora prontamente in aiuto un amico politico per risolvere la situazione: chiaramente non è possibile concludere in questo modo il convegno. Viene sottolineato come si tratti di battaglie personali, che abbia letto volantini dove si affermava che la TSN brucia ogni tipo di porcheria, che anche dal sopralluogo di Legambiente è risultato tutto a posto, che la TSN va bene così e avanti così... Insomma ancora nessuna risposta alle mie domande, le solite affermazioni e niente di nuovo. Sottolineo qua alcune riflessioni che non ho riportato al convegno:
- le battaglie personali e politiche ci sono già state rinfacciate, niente di originale: come già ribadito alla noia siamo preoccupati per la conseguenze per la salute e l'ambiente, tutto il resto per noi è fuffa;
- non abbiamo mai scritto che la TSN stia bruciando qualcosa di diverso dalle biomasse vergini ma semplicemente che siamo preoccupati per gli sviluppi futuri con legni trattati, fibre tessili, pulper e quant'altro;
- dal sopralluogo di Legambiente risulta tutto in regola, ne siamo felici, ma vale l'appunto precedente;
- "avanti così" ci trova d'accordo: se si va avanti bruciando realmente biomasse vergini ci va bene. Siamo e resteremo ostinatamente contrari se invece si vuole bruciare ben altro raccontando le favolette, fingendo e volendo far credere che si tratti ancora di biomasse vergini quando, evidentemente, così non è...

mercoledì 5 dicembre 2007

Relazione convegno del 28-11-07

L’Associazione AttivaMente Sellero e Novelle ha tenuto in data 28 novembre 2007 un incontro dal titolo “Sellero - Rifiuti quale futuro?”, viste le notizie preoccupanti circa la richiesta in Provincia per la conversione dell’impianto “TSN spa – teleriscaldamento Sellero Novelle” dalla combustione di biomasse vergini verso rifiuti biodegradabili.
Al convegno erano invitati quali relatori:
· l’Ing. Mirco Bressanelli, Presidente di AttivaMente;
· i Sigg. Giorgio Bertoia, Pietro Morandini e Marco Reghenzani, Presidenti di Valle Camonica Servizi;
· il Geom. Giampiero Bressanelli, Presidente di TSN, Amministratore Unico di Legno Energia e Consigliere del Comune di Sellero;
· il Dr. Mario Caldiroli, Centro per la Salute A. Maccacaro di Varese;
· il Prof. Marino Ruzzenenti, Ambiente Brescia, storico ambientale autore di numerose pubblicazioni sull’ambiente.
Hanno risposto all’invito e partecipato attivamente al convegno: l’Ing. Mirco Bressanelli, il Dr. Mario Caldiroli, il Prof. Marino Ruzzenenti.
Il convegno è iniziato alle 20.45 e il Presidente ha presentato l’Associazione AttivaMente Sellero e Novelle nei sui scopi e nei suoi obiettivi. Fra le finalità dell’Associazione troviamo argomenti che riguardano gli aspetti di tutela dei diritti, di rispetto e valorizzazione dell’ambiente, della salvaguardia della salute pubblica e della promozione del patrimonio turistico, storico e culturale. L’Associazione, senza scopo di lucro e senza riferimenti politici, ha organizzato la serata per informare su quanto sta avvenendo sul territorio di Sellero.
E’ stata data la parola al Dr. Marco Caldiroli che ha relazionato sugli aspetti tecnici, sulle previste emissioni in ambiente dovute alla combustione dei rifiuti, e sulle ripercussioni sulla salute. Caldiroli, come confermerà in seguito anche Ruzzenenti, ha sottolineato in particolare come le “reali” biomasse ed i rifiuti siano da considerare, anche dal punto di vista della normativa, come due entità completamente differenti: su questo va fatta chiarezza. Caldiroli sottolinea alcune perplessità, in particolare riguardo alla mancanza dell’allegato F relativo alle previste emissioni che la TSN avrebbe dovuto inviare ai Comuni ed alla Comunità Montana per richiedere un parere.
E’ seguito l’intervento del Prof. Marino Ruzzenenti, che ha esposto non solo le ripercussioni sulla salute per la combustione dei rifiuti ma anche sulla “droga” degli incentivi pubblici e tutte quelle che possono essere le alternative sulla combustione dimostrando come gli inceneritori non rappresentino una reale soluzione alla questione rifiuti, ma essenzialmente una fonte di business sfruttando in particolare i contributi Cip6 che dovrebbero essere invece indirizzati verso le reali fonti alternative e rinnovabili di energia. Come confermato anche dalla recente sentenza Europea che ha interessato l’inceneritore ASM di Brescia, per poter procedere alla combustione di rifiuti è obbligatoria la procedura VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e non è sufficiente la sola procedura semplificata. In particolare Ruzzenenti ha evidenziato come, da richiesta di TSN in Provincia, siano previsti come possibili combustibili legni trattati, fibre tessili e pulper: tutte sostanze, concordano i relatori, potenzialmente tossiche e cancerogene. Nel pulper ad esempio sono stati spesso riscontrati, oltre ad altre sostanze, anche valori di cloro preoccupanti. La combustione del pulper porta alla generazione di diossine. Diossine, furani, metalli pesanti, nanoparticelle: tutte sostenze pericolose e che non possono essere intercettate dai filtri attualmente utilizzati in TSN e, anzi, per alcune delle quali, non esistono sistemi di filtraggio adeguati a garantire la sicurezza di ambiente e popolazione. Sebbene la misurazione delle emissioni possa essere nei limiti di legge, i relatori non ne escludono la pericolosità, soprattutto sul lungo periodo data la non biodegradabilità delle sostanze prodotte.
Preoccupante, infine, come spesso attorno agli inceneritori si sviluppi la strategia del silenzio. I relatori direttamente interessati alla questione hanno segnalato solo in giornata la non disponibilità alla partecipazione al convegno. Nessuna risposta invece dalle televisioni locali all’invito a riprendere/trasmettere una serata incentrata su un tema di pubblico interesse.
Alla fine delle relazioni è seguita una discussione aperta che ha lasciato libero spazio agli interessati partecipanti: circa 30 interventi, cui si è dovuto por termine per questioni di tempo. L’Associazione AttivaMente Sellero Novelle si ritiene molto soddisfatta della buona riuscita del convegno, vista anche la partecipazione di circa 150 persone.
Legambiente si dichiara contraria a qualsiasi forma di combustione di rifiuti in Valcamonica.
A fine serata l’Associazione ha proposto una raccolta di firme per il No alla combustione di rifiuti in TSN. La raccolta di firme non è limitata al solo Comune di Sellero, ovviamente, e continuerà fino a fine anno: è un modo per far sentire la nostra voce!
Si ringraziano, i relatori intervenuti - in particolare il Dr. Caldiroli ed il Prof. Ruzzenenti - i rappresentanti politici, le organizzazioni sindacali, Lega Ambiente e tutti i partecipanti.

lunedì 3 dicembre 2007

VENDUTI!

VENDUTI! Venduti per un piatto di lenticchie!
Qualcuno non lo vede o peggio non lo vuole vedere, ma è evidente: per l'ennesima volta siamo stati venduti...
La TSN è passata di mano: dopo le ultime cessioni di quote il controllo è definitivamente privato. E privati saranno anche gli interessi della TSN (va beh, in pratica non cambia poi molto...). Il tutto, come consueto, nel completo silenzio e senza un minimo di informazione verso la popolazione. I dettagli li forniranno i diretti interessati, sempre se lorsignori considereranno la popolazione degna di sapere, almeno adesso a cose fatte...
Ora come si giustifica il mutuo di 200'000€ acceso quest'anno dal Comune di Sellero per l'aumento di capitale della TSN? Possiamo ancora fingere che servisse per mantenere il controllo pubblico sulla TSN?
Nel frattempo la Lega Nord non ha perso occasione nel recente consiglio comunale per considerarsi tranquillizzata dalle dichiarazioni di Legambiente relativamente alla situazione attuale. A Legambiente, come emerso anche nel corso del convegno di mercoledì scorso, mancavano però alcuni documenti: proprio quelli, casualmente, col termine "rifiuti"...
Quello che ci aspetta con la combustione di rifiuti sarà di vedere alcuni portafogli sempre più gonfi e la salute di tutti sempre più a rischio...
In attesa della prossima Conferenza dei Servizi in Provincia, facciamoci sentire col peso delle nostre firme!
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Ci segnalano che quanto riportato relativamente alla posizione della Lega Nord non sarebbe esatto. Nel caso ce ne scusiamo con diretti interessati e lettori. Invitiamo gli interessati a segnalare in questi commenti il loro punto di vista in modo da correggere eventuali inesattezze. Grazie, Mirco