« Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale » (Lorenzo Tomatis)

Statuto dell'associazione: http://www.box.net/shared/qiec6uds3c


lunedì 29 ottobre 2007

Legambiente chiede chiarimenti

Riportiamo la lettera inviata dal circolo di Vallecamonica di Legambiente al Sig.Sindaco di Sellero (ed altri per conoscenza). Si ringrazia il Presidente Guido Cenini per averci tempestivamente informato di tale richiesta di chiarimenti e per averci autorizzato a pubblicarla. Ecco il testo:
  • CIRCOLO “C. Branchi” VALLE CAMONICA

    Al Sindaco di Sellero
    Piazza Donatori di Sangue, 1– 25050 Sellero
    p.c.
    All’ARPA - Distretto di Valle Camonica
    Via Quarteroni 13/A - 25047 Darfo B.T.

    All’ Assessore provinciale all’Ambiente
    Ufficio Rifiuti
    Via Milano, 13 – 25100 Brescia

    Al Sindaco di Berzo Demo
    Piazza Donatori di Sangue, 1– 25050 Berzo Demo

    Al Sindaco di Cedegolo
    Piazza Roma, 1 – 25051 Cedegolo

    Al Sindaco di Capo di Ponte
    Via Stazione – 25044 Capo di Ponte

    OGGETTO: Interventi presso la Centrale a biomasse di Sellero-Novelle.

    Il Circolo di Legambiente di Valle Camonica, sollecitato da diverse segnalazioni, è venuto a conoscenza del fatto che il Comune di Sellero ha avviato la procedura presso la Provincia per avere l'autorizzazione a trattare e bruciare rifiuti diversi rispetto a quelli attualmente utilizzati per la Centrale a biomasse della Società TSN.
    Un altro problema è che, da altre segnalazioni informali ricevute, sembra che la società Legno Energia abbia già iniziato a trattare e forse anche a trasferire alla centrale TSN i rifiuti, nonostante l'autorizzazione non sia ancora stata effettuata, e in più sembra che l'accumulo dei rifiuti avvenga all'aperto, nonostante la procedura preveda che ciò si compia sempre all'interno dei capannoni.
    Legambiente si dichiara alquanto preoccupata per questo tipi di interventi che esulano dalle finalità per cui è nata la Centrale di Teleriscaldamento utilizzando esclusivamente rifiuti vegetali, residui boschivi e lavorazioni del legno.
    Casi industriali, avvenuti nella bassa valle e lungo il Lago d’Iseo, sponda bergamasca, ci hanno indotto a dubitare di certe richieste in merito all’incenerimento di rifiuti speciali ed anche di certe autorizzazioni degli enti sovrapposti. Sottolineo che le popolazioni interessate hanno sempre risposto in modo negativo nel caso in cui le informazioni sono state scarse o addirittura evasive in merito alla salute ed al rischio di un abbassamento della qualità della vita.
    Legambiente, come associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente preposta alla salvaguardia della salute dei cittadini, pertanto chiede di essere portata a conoscenza di
    · quali rifiuti sono trattati attualmente,
    · a quali rifiuti si intende allargare la gamma di utilizzo,
    · quali procedure sono state seguite,
    · quale studio di valutazione ambientale strategica è stato eseguito,
    · quale studio sui rischi effettivi da inquinamento atmosferico sulla popolazione e sull’ambiente circostante la Centrale stessa.
    Certo di avere risposte concrete in merito, si ringrazia per l’attenzione e si porgono distinti saluti.

    Breno, 18.10.07 LEGAMBIENTE
    CIRCOLO DI VALLE CAMONICA
    Il presidente
    Prof. Guido Cenini

    LEGAMBIENTE - CIRCOLO DI VALLE CAMONICA Via Milano 7 - 25043 Breno (BS)

martedì 23 ottobre 2007

Un piede in due scarpe

Riguardo alla movimentata Questione Rifiuti in quel di Sellero, la Lega Nord ha dichiarato che "da sempre è stata chiara la posizione del Movimento nei confronti dell’utilizzo dei rifiuti come possibile fonte di energia: pieno sostegno a questo tipo di recupero energetico ed alla concezione del rifiuto come ricchezza ed opportunità economicamente vantaggiosa, sempre, comunque e soprattutto nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini."

Beh, se non ci fossero ricadute sulla salute e l'ambiente non staremmo nemmeno qua a perdere tempo: un bel falò ed il problema rifiuti sarebbe bello e che risolto!
Però esiste un Decreto Legislativo che classifica gli inceneritori come "industrie insalubri di prima classe", particolarmente nocive e che non potrebbero esistere, se non con speciali accorgimenti, in prossimità di centri abitati. E lo dicono anche i medici: "dove c'è un inceneritore aumenta il rischio di cancro" come riportato tanto per fare un esempio nel sito seguente

Cari Leghisti, la salute è anche vostra! Altrimenti è come dire "siamo favorevoli alla guerra purchè non ci siano morti"...

lunedì 22 ottobre 2007

Caccia all'errore!

Ma... è andata esattamente così? Nell'articolo che segue, Giampiero Bressanelli, presidente della TSN, commette delle "piccole" sviste? Qualcuno vuole aiutarlo a ricordare meglio? Parte la caccia all'errore: tu quanti ne vedi?
A seconda di quante sviste riesci a trovare, ecco la nostra opinione sul tuo conto:
0 sviste: ciao, da quanto abiti in Nuova Zelanda?
1-2 sviste: dai, togliti le fette di salame dagli occhi e cerca meglio
3-5 sviste: bene, i tuoi neuroni hanno conservato un minimo di senso critico
più di 5 sviste: ottimo, manda il curriculum alla TSN!
Se vuoi, segnala le sviste nei commenti.
Ecco l'articolo:
Tutto è cominciato con un incendio. La centrale di Sellero (Brescia) è abbarbicata sul monte, sotto il paese. “Nel 1997 andò a fuoco la montagna, e dovemmo affrontare il problema di come gestire tronchi e legna anneriti e non più utilizzabili”. Giampiero Bressanelli, presidente (non stipendiato) di Tsn (Teleriscaldamento Sellero Novelle srl) allora era sindaco del paese. Oggi è assessore: “Da quell’episodio nacque l’idea di fare una centrale di teleriscaldamento a legna per riscaldare le case e l’acqua, e che producesse anche elettricità. Non fu facile convincere la popolazione (1.500 abitanti), anche perché nello stesso periodo stava arrivando il metano, e si dovette scegliere l’uno o l’altro. Organizzammo anche dei pullman per portare la gente a vedere centrali simili”. L’impianto è stato inaugurato nel 2004. Allora la proprietà era per il 51% del Comune: oggi la percentuale è scesa all’11%, ma le cariche sono ancora decise dalla giunta. Esempio positivo dell’utilizzo delle biomasse, oggi la centrale serve 400 utenze dei Comuni di Sellero, Novelle e Cedegolo per il riscaldamento e l’acqua calda, attraverso una rete di 18 chilometri. Gli abitanti fecero la scelta giusta: rispetto al metano il risparmio è del 15% (il 60% rispetto al gasolio) senza contare che la manutenzione di tutti gli impianti (scambiatori domestici compresi) è a carico della società. In più l’inquinamento è ridotto (il legno è pur sempre una fonte rinnovabile) e c’è un solo camino in paese: quello della centrale, filtrato e monitorato 24 ore su 24. La centrale produce anche elettricità, in misura maggiore quando riscaldare le case non serve, ottimizzando l’efficienza, per 15 mila megawattora l’anno. Da questa produzione viene gran parte del fatturato. Per fare tutto questo, brucia ogni giorno 800 quintali di “cippato” (legno sminuzzato) tutto proveniente dalla zona (tre camion al giorno), il che ha creato anche un mercato degli scarti del legno piuttosto florido.
L'articolo è tratto da:

giovedì 18 ottobre 2007

Ma che strana Filiera del Legno!

Vedendo gli ultimi sviluppi, viene da chiedersi se la questione rifiuti in quel di Sellero sia gestita nell’interesse comune o, senza troppi scrupoli, meramente per interessi politico-economici e senza star troppo a preoccuparsi delle possibili conseguenze per la salute e l’ambiente. La risposta a tale domanda pare ben delineata purtroppo per Sellero ed anche per il resto della Valle. Ed i nostri politici se ne guardano bene da esprimere le loro opinioni in proposito.
In sintesi il punto della situazione: la Legno Energia ha ottenuto il permesso per la messa in rimessa di rifiuti. Tali rifiuti, una volta trattati, saranno passati alla TSN per il loro incenerimento: la TSN sta procedendo con le richieste per potersi convertire dalla combustione di biomasse vergini verso un vero e proprio inceneritore, a due passi da centri abitati, dal fiume Oglio e dal Parco dell’Adamello. Tutto questo è velato nell’ambito dell’ambigua Filiera del Legno, ma a quanto pare non di solo legno si tratta. Ed ovviamente tutto sta avvenendo col supporto dei politici locali, forse accecati dal business previsto e senza una corretta informazione verso la popolazione che sarebbe dovuta perlomeno dal punto di vista morale. Prima di procedere, la TSN è in attesa del parere della Comunità Montana e dei comuni limitrofi. E qua emergono particolari di cui i nostri rappresentanti dovrebbero come minimo vergognarsi, se solo avessero quel minimo di dignità che non dimostrano.
Giampiero Bressanelli, presidente sia della Legno Energia che della TSN, ha prodotto i documenti per la richiesta dei pareri dimenticandosi, guarda caso, di allegare i dettagli relativi alle emissioni. La mancanza di tali dati, con un minimo di buon senso, non permetterebbe nessun parere sensato e lo rinvierebbe in attesa di maggior documentazione.
E invece no! Alessandro Bonomelli (Presidente della Comunità Montana), Ezio Laini (Sindaco di Sellero) e Bernardo Mascherpa (Responsabile del Servizio di Paisco Loveno) hanno già dato parere favorevole. Ma stiamo scherzando!? Parere favorevole ad un inceneritore senza esserci documentati sulle emissioni è sintomo come minimo di incompetenza, ignoranza o cattiva gestione! Ci pare che si stia un tantino esagerando! Davvero volete convincerci che vada tutto bene così?
Bonomelli inoltre dichiara che la centrale TSN “non ricade all’interno dell’area interessata dal Parco dell’Adamello e non insiste in area soggetta a vincolo idrogeologico”. Caro Alessandro Bonomelli, sarà pur anche tutto vero, ma sei pregato di verificare sui mappali o semplicemente di buttare un occhio quando passi in zona per riscontrare quanto dista il previsto inceneritore dall’Oglio e dal Parco.
La Provincia, in attesa dei pareri di Berzo Demo, Capodiponte, Cedegolo e Paspardo, ha sospeso la decisione in attesa di maggiori dettagli sulle emissioni. Speriamo che qualcuno abbia ancora un minimo di buon senso e perlomeno si informi prima di decidere sulla pelle di tutti.
Cari Giampiero Bressanelli, Alessandro Bonomelli, Ezio Laini e Bernardo Mascherpa, forse oltre alla dignità state perdendo anche la memoria: vi ricordiamo che il vostro incarico comporta certe responsabilità verso la popolazione ed il territorio. Cari Giampiero Bressanelli, Alessandro Bonomelli, Ezio Laini e Bernardo Mascherpa, il 10 settembre 2007, in vista dell’installazione di nuovi termovalorizzatori in Emilia Romagna, la Federazione dei Medici della Regione dichiara “che intende rispettare il proprio Codice Deontologico e si fa dunque carico di invitare gli organi politici preposti a tenere conto delle forti preoccupazioni insorte a proposito del supposto eventuale impatto negativo sulla salute delle popolazioni residenti a causa dell’immissione nell’aria di fumi derivanti dall’incenerimento dei rifiuti urbani.” Cari Giampiero Bressanelli, Alessandro Bonomelli, Ezio Laini e Bernardo Mascherpa, siete certi che noi in Valle siamo immuni alle emissioni previste?
La Valle è già abbondantemente violentata, forse non è il caso di infierire.

lunedì 15 ottobre 2007

Lettera aperta al Sindaco ed ai Consiglieri

Caro Ezio e cari consiglieri,
come vi sarà giunta voce, noi di AttivaMente siamo preoccupati su quanto da tempo sta accadendo nel paesello.
Qualcuno dice che ci stiamo muovendo solo per scopi politici. Beh, in effetti è vero, ci avete scoperto: visto che chi di dovere non se ne interessa, noi siamo per il Partito della SALUTE e dell’AMBIENTE. Insomma, non ce ne frega assolutamente di voti e soldi, altri interesse ci stanno a cuore!
Qualcuno dice che siamo capaci solo di criticare, può essere vero o forse no: ma cosa volete, gli APPLAUSI? sta di fatto che qua stiamo andando oltre il limite della decenza!
In un vecchio consiglio comunale, Ezio, hai dichiarato che, prima di bruciare rifiuti a Sellero, avresti indetto un referendum. Che stai aspettando? hai la memoria corta?
Ovviamente i selleresi non sono stati né informati né interpellati per tempo sulla questione. Ed anche i paesi limitrofi, indubbiamente interessati dalle emissioni, sono stati tenuti all’oscuro. Solo in pochi adepti potevano sapere del grande segreto di Pulcinella: trasformare Sellero nella pattumiera della Val Camonica. Il comune di Sellero, in data 24 aprile 2007, aveva prodotto una nota dando parere favorevole alla richiesta della Legno Energia per il trattamento di rifiuti. Anche in questo caso ci si dimentica però di informare i cittadini. Ma i nostri consiglieri, eletti con il dovere di gestire il bene comune, che posizione hanno? Sono favorevoli? Sono contrari? Perché non ce lo dicono? Perché non ci informano? Anche loro sono stati messi di fronte al fatto compiuto? La colpa in questo caso è comunque sempre rilevante: era loro dovere informarsi, chiedere, approfondire, altrimenti che stanno lì a fare? Che consiglieri sono? Facciamo sempre finta di nulla? Lasciamo sempre fare? Svegliaaa!!!
Forse illudendoci, ci piacerebbe avere delle risposte e non ascoltare il solito silenzio.
Cari Ezio e consiglieri, aprite gli occhi: ma non vi vergognate? Non ritenete importante per lo meno informarci su quello che sta succedendo?Ezio, tu che sei il Sindaco, tu che sei il responsabile dell’ambiente e del territorio, tu che partecipi ai consigli della TSN, tu che sei dipendente della FEN Energia, ma è mai possibile che non sappia nulla della questione? Che non hai un’opinione tua? Che non hai sentito il dovere di Sindaco e di uomo di informare su quanto bolle in pentola? Sei troppo debole e legato per muoverti, per reagire? Perché non richiedi quanto meno la verifica dell’impatto ambientale? Ma non pensi mai al futuro di tua figlia? E’ quello che si prospetta quello che le auguri? Non te ne frega niente dell’aumento dei casi di tumore sul territorio? Con che coraggio puoi ancora guardare negli occhi i tuoi paesani? Non pensi mai che stiamo superando il limite? Non hai un minimo di dignità per dire “NO!”? Non hai un minimo di dignità per dire “Adesso Basta!”?


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E se vi siete detti
Non sta succedendo niente…
Anche se voi vi credete assolti
Siete lo stesso coinvolti
(Canzone del maggio, Fabrizio de André, 1973)

http://www.box.net/shared/aj93234k4i

Paese che vive o paese che muore?

Ambrogio Lorenzetti, La città ideale: il buongoverno


È la domanda proposta per stimolare alla riflessione e al dialogo gli abitanti di Sellero/Novelle.
Dal canto nostro possiamo osservare che i paesi vitali sono luoghi in cui:
· Per strada vedi persone che si recano qui e la per le attività quotidiane trovando nel proprio paese la risposta alle loro esigenze e gli spazi per muoversi
· Agli abitanti sono proposti molteplici momenti di aggregazione, di incontro e di dialogo su argomenti vari (non solo calcio per intenderci)
· Gli abitanti possono usufruire di tanti servizi
· Agli abitanti vengono proposti stimoli formativi, sociali e mentali
· Gli abitanti possono accedere a negozi di vario tipo (mercerie, macellerie, abiti, pelletterie etc)
· I servizi socio-sanitari sono a disposizione di tutti
In un paese che muore invece:
· Le persone per strada sono poche
· Alle persone vengono proposte sempre le solite cose (soggiorni climatici, gitarelle etc.)
· Gli abitanti per usufruire di servizi (anche i più semplici) devono sempre ricorrere ad auto, pulmini etc.
·
ArtisticaMente: Ambrogio Lorenzetti, La città ideale: il buongovernoNon esistono proposte con stimoli formativi, sociali e mentali
· La presenza di negozi è limitata
· I servizi sociali sono dispensati solo ad alcune persone
Nei paesi di Sellero e Novelle:
· Le persone per strada sono poche
· Alle persone vengono proposte sempre le solite cose (soggiorni climatici, gitarelle etc.)
· Gli abitanti per usufruire di servizi, anche per un prelievo bancomat, (forse gli unici paesi in vallecamonica a non averne sono Sellero e Novelle) devono sempre ricorrere ad auto, pulmini etc (treno escluso ovviamente perché per poterlo utilizzare devi saperlo già dal giorno precedente al possibile utilizzo e prenotare la fermata altrimenti fischi tu e non il treno)
· Rare son le proposte con stimoli formativi, sociali e mentali
· Pochi sono i negozi presenti e, come se non bastasse, si tenta di insediarne uno che altro non sarebbe che la ripetizione di quelli presenti in paese. Ricordiamo che anche l’andare a prendere il pane nei piccoli negozi è un momento di aggregazione e che, col rischio che anche questi chiudano, le persone del centro storico non avranno più motivi per uscire di casa ed incontrarsi. Anche il dispensario ha preso il volo per la Scianica, ma un conto è l’andare di persona, a piedi, nel proprio paese, chiedendo anche consigli al Farmacista e un conto è affidare le ricette ad una cassetta anonima per avere poi i pacchetti di farmaci da persone che hanno fretta di fare il giro perché devono portare a termine anche altre attività (speriamo che almeno la privacy sia garantita). Riteniamo inoltre che, se i negozi sono gestiti da società, i soldi ricavati non sono investiti nei paesi, mentre se sono gestiti dai singoli i soldi possono essere investiti sul posto (es: per costruirsi la casa) procurando così lavoro a catena a chi vende mobili, serramenti, cemento etc.)
· Dopo le grandi opere non è forse utile eseguire un “ripristino ambientale” facendo le piccole cose che potrebbero rendere più vivibili i nostri paesi?
· Esistono tratti di strada con marciapiedi che permettano ai cittadini di fare delle passeggiate senza rischiare di essere investiti dalle auto? Anche qui ci si potrebbe incontrare non vi pare?
· La dignità individuale dei cittadini è rispettata anche con questi accorgimenti che permettono momenti di incontro e confronto tra le persone.

C'è Qualcuno?


Questa è la storia di quattro persone di nome: Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno.
C’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto.
Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece.
Finì che Ciascuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare.
C’è qualcuno?

Dovendo pensare ad un probabile futuro che possa essere ancora fruibile decentemente per l’intera società, dovremo di conseguenza investire e responsabilizzare noi stessi correttamente e continuamente, seguendo semplici regole che ci appartengono geneticamente ma, che purtroppo, tendiamo sempre più frequentemente a dimenticare. Per sfuggire a questa dannosa amnesia collettiva l’antidoto è amore vero verso sé e verso gli altri e sentito, profondo, rigoroso RISPETTO nei confronti dell’intero creato.
Nel nostro piccolo comune la direzione intrapresa riguardo alla tutela dell’ambiente, vorremmo si rafforzasse incessantemente. Per ogni singolo cittadino l’ambizione primaria speriamo possa divenire l’esser tutelati e rassicurati con un costante e attento impegno, anche nella ricerca d’energie alternative per risparmiare e migliorare la salute della terra, garantendo un futuro ad essa e conseguentemente a tutti gli esseri che la popolano, come ad esempio soluzioni alternative di minor impatto ambientale dedicandosi seriamente con assiduità e costanza all’approfondimento di temi riguardanti la produzione, il recupero, il riciclo, la trasformazione e l’eventuale utilizzo produttivo di quanto quotidianamente è scartato.

L’uomo deve re-imparare a rispettare l’ambiente e più di ogni altra cosa ad avere più cura di sé. Salvaguardare la propria salute è l’obiettivo primario per tutti noi e chi ci governa ha l’obbligo di dare assoluta priorità a questo scopo. Dedichiamoci con passione e forza quindi alla lotta contro chi avvelena l’ambiente per logica di puro profitto, riconduciamo questi poveri esseri alla ricerca dell’umanità perduta, ne abbiamo la facoltà e il diritto, dovere. La forza sta nell’unione, nel dialogo,nella collaborazione. Ogni singolo individuo è unico, enorme il potenziale che gli appartiene e inimmaginabile la sinergia che si otterrebbe offrendo un po’ del proprio tempo operando nel settore che più piace in cui si eccelle, così da poter ottenere ottimi risultati senza sforzo alcuno per il bene COMUNE e la meravigliosa sensazione/scoperta del proprio, smisurato valore. Ognuno partecipe attento all’andamento e alla qualità di vita del proprio territorio, Qualcuno disposto a informare con sollecitudine, Ciascuno curioso e desideroso di verifiche ed approfondimenti, di graditi e preziosi suggerimenti tesi al probabile miglioramento e Nessuno, mai più Nessuno escluso, emarginato, sfavorito. L’associazione AttivaMente crede molto nell’umanità e nello spirito solidale che anima i propri concittadini e che in svariate occasioni è stato ampiamente dimostrato, il nostro desiderio è quello di approfondire e conoscere per una migliore e più proficua collaborazione con chiunque sia animato dagli stessi onesti e sinceri propositi.
Desideriamo impegnarci tenacemente nella tutela del territorio per una EFFETTIVA garanzia di un SEMPLICE E SANO VIVERE QUOTIDIANO.

giovedì 4 ottobre 2007

dal cippato ai rifiuti

Sellero, pattumiera della Valle


E’ da tempo deciso: il futuro di Sellero è nei RIFIUTI: Il vantaggio economico è indiscutibile (e riservato ai soliti eletti), l’impatto ambientale e le conseguenze saranno invece gratuiti per tutti quanti e per gli anni a venire!
Ma veniamo ai fatti. La Legno Energia srl, in Scianica, presieduta da Giampiero Bressanelli, è stata autorizzata dalla Provincia in data 30/04/07 per “attività di messa in riserva (R13) di rifiuti non pericolosi a base vegetale”. Sottolineiamo che rifiuti non pericolosi non significa affatto che il processo di trattamento non possa essere invece pericoloso.
Tecnicamente, la messa in riserva indica le seguenti attività:

· R1: Utilizzazione principale come combustibile o altro mezzo per produrre energia (Recupero di energia)
· R2: Rigenerazione/recupero solventi
· R3: Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche). Produzione compost di qualità (Produzione di ACT). Compostaggio verde (Produzione di ACV). Digestione anaerobica di qualità. Selezione/Recupero pneumatici. Selezione/Recupero plastica. Selezione/Recupero legno. Selezione/Recupero carta. Selezione/Recupero più frazioni. Produzione di CDR
· R4: Riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici. Rottamazione. Frantumazione. Selezione/Recupero metalli. Selezione/Recupero RAEE.
· R5: Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche. Frantumazione di inerti. Selezione/Recupero vetro
· R6: Rigenerazione degli acidi e delle basi
· R7: Recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti
· R8: Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori
· R9: Rigenerazione e altri reimpieghi degli oli
· R10: Spandimento sul suolo a beneficio dell' agricoltura o dell'ecologia. Spandimento fanghi. Spandimento. Recupero morfologico-ambientale
· R11: Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10
· R12 Scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate da R1 a R11. Miscelazione. Stoccaggio con infustamento e/o riduzione volumetrica.
· R13: Messa in riserva di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti). Stoccaggio
Come si nota, nell’ambito R13 rientra tutto quanto elencato nei punti precedenti dando la possibilità di spaziare nell’”oscuro” mondo dei rifiuti.
Preoccupante è come il trattamento dei rifiuti avverrà a due passi da abitazioni ed esercizi pubblici. Inoltre questo tipo di impianti “non deve essere ubicato in aree esondabili, instabili e alluvionabili”: qua siamo a due passi dal fiume Oglio…
L’unico limite, presente nell’autorizzazione, è che si faccia riferimento a rifiuti “a base vegetale”, ma non può essere sufficiente per tranquillizzarci. Ma vediamo il perché.
Il processo di trattamento dei rifiuti della Legno Energia sarà il seguente:
· Accumulo rifiuti in ingresso;
· Vagliatura/riduzione volumetrica;
· Accumulo del prodotto finito.

A parte le emissioni “passive” durante le fasi di accumulo dei rifiuti in ingresso e del prodotto in uscita, la riduzione volumetrica tramite un impianto di triturazione comporterà delle emissioni di polveri pericolose.
I rifiuti che potranno essere trattati dalla Legno Energia sono i seguenti:
· Scarti di tessuti vegetali
· Rifiuti di silvicultura
· Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione
· Scarti di corteccia e sughero
· Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104*
· Scarti di corteccia e legno
· Imballaggi in legno
· Legno
· Rifiuti non specificati altrimenti
· Scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone
· Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica
· Rifiuti da fibre tessili grezze (non trattati)
· Legno diverso da quello di cui alla voce 200137*
Il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti ad operazioni di messa in riserva è pari a 9000 mc. La potenzialità massima annua dell’impianto per la movimentazione è pari a 30.000 t (47.000 mc) .

Appare evidente come la parola “legno” della Legno Energia sia forzata in modo allarmante. Quello che va inoltre sottolineato è come, nell’autorizzazione, siano previsti valori limite da rispettare per Ceneri, Cloro, Zolfo, Piombo, Cromo, Rame, Manganese, Zinco, Nichel, Cadmio, Mercurio, Resine, Impregnanti, Additivi vari ed altro… insomma tutta una serie di sostanze che devono essere tenute sotto controllo perché particolarmente tossiche e cancerogene e che, inoltre, dopo combustione, possono dare forma a diossine e furani, particolarmente nocivi per la salute e l’ambiente. I metalli pesanti presenti nei rifiuti, le polveri sottili che si possono formare nel trattamento, l’eventualità di creazione di diossina durante la combustione, il mercurio ed altro sono elementi che non ci possono lasciare indifferenti!
Una piccola dimenticanza: l’autorizzazione prevede il controllo delle emissioni in aria, ma delle possibili emissioni in acqua e terreno non ce ne curiamo?
La Legno Energia passerà il prodotto alla TSN (anch’essa presieduta da Giampiero Bressanelli) per il successivo incenerimento. E infatti in data 26/06/07 la TSN ha richiesto presso la Provincia l’autorizzazione per passare dalla combustione della sola biomassa vergine alla parte biodegradabile dei rifiuti urbani ed industriali, quindi al prodotto della Legno Energia, ma non limitatamente ad esso…
Ovviamente i selleresi non sono stati né informati né interpellati sulla questione. Ed anche i paesi limitrofi, indubbiamente interessati dalle emissioni, ne sono probabilmente all’oscuro. Solo in pochi adepti potevano sapere del grande segreto, ormai solo un segreto di Pulcinella: trasformare Sellero nella pattumiera della Val Camonica. Il comune di Sellero, in data 24/04/07, aveva prodotto una nota dando parere favorevole alla richiesta della Legno Energia. Anche in questo caso ci si dimentica però di informare i cittadini.

Gli abitanti non hanno il bisogno di essere informati sulle scelte politiche e di mercato, ma il diritto di esserlo sulle questioni tecniche e sull’impatto ambientale si, questo si! “Ma certo, tranquilli, non allarmatevi, noi non inquiniamo! Non c’è nessun pericolo! E’ tutto sotto controllo! Sono solo i soliti inutili allarmismi!” Questa è la solita storia, trita e ritrita, il problema è che spesso ci si rende conto troppo tardi degli errori e non serve andare troppo lontano o troppo indietro nel tempo per trovare fossi pieni del senno di poi.
La risposta della Provincia alla TSN però, prima di poter eventualmente procedere, è stata quella di informare e sentire il parere anche dei comuni limitrofi (Capodiponte, Paspardo, Cedegolo, Berzo Demo, Paisco Loveno) e la Comunità Montana. Vedremo come si pronunceranno i nostri vicini…

Riassumiamo la situazione:
La Legno Energia ha ottenuto l’autorizzazione dalla Provincia per la messa in rimessa per il trattamento di rifiuti, con parere favorevole da parte del Comune di Sellero.
Il prodotto della Legno Energia, come da richiesta in Provincia, dovrebbe essere combusto dalla TSN.
Per tale autorizzazione serve però, fra l’altro, il parere di Capodiponte, Paspardo, Cedegolo, Berzo Demo e Paisco Loveno.
Della questione i cittadini di Sellero-Novelle non sono stati informati (chissà se almeno i consiglieri ne sono a conoscenza…) mettendoli di fronte, come da consuetudine, ai fatti compiuti.
In attesa dei pareri dei comuni limitrofi, auspichiamo che almeno i nostri vicini siano informati sull’impatto ambientale e sulle possibili conseguenze e rischi per salute ed ambiente.
(A breve seguiranno maggiori dettagli…)

http://www.box.net/shared/2aklpzzjpk